In seguito alla scoperta del tesoro di Cluny,
un viaggio musicale sulla via della seta,
alla ricerca di tesori e melodie dimenticate...
Claire Merigoux, regia e voce (Francia)
Jérôme Casalonga, voce, serpignola (Corsica)
Gianni de Gennaro, voce, violino, nay, kaval ( Italia)
Martin Bauer, viola da gamba (Francia)
Samir Hammouch, qànun (Marocco)
Carlo Rizzo, Percussioni, (Italia)
Taghi, Akhbari, voce (Iran)
Mentre nel medioevo e fino al rinascimento la musica colta conobbe un marcato boom, quali forme e tradizioni musicali ascoltammo in Oriente?
Quali melodie risuonavano nei palazzi dell'impero persiano, conosciuto come la culla della musica orientale?
Sebbene questa domanda affascini ricercatori e amanti della musica, è rimasta a lungo senza risposta. Poiché la musica orientale viene trasmessa prevalentemente oralmente, si conoscono poche tracce scritte di queste affascinanti melodie, solo da rari manoscritti, che fanno luce su tradizioni musicali ricchissime, oggi quasi scomparse.
Quando ascoltiamo queste melodie orientali, non possiamo fare a meno di notare la sua sorprendente vicinanza alla musica medievale occidentale, in termini di ritmo, orchestrazione, configurazione strumentale, formazione melodica...
Questi legami e somiglianze, come il tesoro scoperto a Cluny nel 2017, testimoniano i rapporti e gli scambi artistici quasi permanenti tra Oriente e Occidente, attraverso incontri, movimenti migratori, conflitti, ispirazioni religiose.
L'obiettivo del nostro progetto è mostrare questa vicinanza tra la musica d'Oriente e d'Occidente attraverso la ricostruzione delle tracce sonore di un incontro itinerante che parte da Cluny per arrivare a Isfahan, una delle vie della seta.
Portiamo un'esperienza di ascolto unica aprendo un dialogo tra musicisti e cantanti esperti, che ognuno e insieme assicurano la ricostruzione di una parte di questo viaggio. ODO riporta la ricchezza delle molteplici tradizioni musicali occidentali nel cuore dei palazzi dell'Impero persiano.
Un cantante tradizionale italiano pugliese, un cantante polifonico corso, un cantante iraniano, un cantante francese di musica antica, un suonatore di viola da Gamba, un suonatore di violino ad arco italiano, un suonatore di qanun marocchino specializzato in musica orientale, un percussionista italiano...
Il nostro progetto offre una parentesi, una pagina bianca per scrivere una storia: ricercare e rivisitare il patrimonio artistico e suonare vecchie musiche per far vibrare voci, corde e pelli oltre il passato, per evidenziare queste melodie dimenticate, veri tesori.
Un dialogo tra Oriente e Occidente in un momento in cui le popolazioni di questi due mondi ne hanno più bisogno per superare le loro attuali differenze etniche, religiose, politiche ed economiche, per fidarsi della vicinanza artistica e culturale che li ha uniti da secoli.
Il potere della musica porta all'apertura, alla pace...
incontrare il viaggiatore da Cluny a Ispahan
PERSEPOLI